lunedì 18 gennaio 2010

Giorgio Luzzi, lo Sciame di pietra e la città in riva al fiume

C'è sempre qualcosa che ci unisce ai luoghi che ci sopportano come abitanti più o meno stanziali o come passanti più o meno frettolosi. Noi i luoghi li influenziamo, nel bene e nel male. E i luoghi influenzano noi, le nostre azioni, i nostri pensieri, altrettanto nel bene quanto nel male. Come il paesaggio che sta alle spalle delle figure in primo piano di un affresco rinascimentale o di un quadro del Seicento o del Settecento, è portatore, nell'inquietudine della sua apparente staticità, di reconditi significati e alchemiche verità, così ciò che noi siamo è inscindibilmente legato ai paesaggi che i nostri occhi, le nostre menti, vedono o sono costretti, a volte loro malgrado, a vedere.
Le parole che nascono dal vedere, o dall'essere costretti a vedere, vanno a creare, una volta scritte, uno specchio che utilizziamo per riflettere la nostra immagine e, se ci riusciamo, se abbiamo fortuna, le immagini degli altri. Un gioco di specchi che riflette a sua volta, forse, l'immagine di Borges, riflessa a sua volta da un altro specchio che riflette immagini all'infinito.
Per E.M. Forster è la storia che è in movimento, mentre l'arte è ferma. Il compito di chi usa la parola scritta (come scrittore o lettore ha poca importanza) non è tanto quello di creare specchi, ma di ridare una pennellata d'argento a specchi già presenti, ma compromessi nella loro capacità di riflettere immagini.
Ho conosciuto Giorgio Luzzi a Torino, alla Fiera del Libro, dove e quando ebbe la bontà e il coraggio di presentare un mio libro.
Giorgio Luzzi ora arriva nella città in riva al fiume o forse vi fa ritorno. Non lo so. Non so che cosa lo leghi, o lo abbia mai legato a queste nebbie. Se ma vi sia stato un motivo. Ma c'è un modo per scoprirlo.
Bianca Garavelli ed il sottoscritto ne discuteranno con lui, che presenterà il suo ultimo libro di poesie: Sciame di pietra (Donzelli Editore).
Mercoledì 27 gennaio, a Pavia, alle ore 18, presso la Sala Conferenze del Collegio Santa Caterina da Siena, in via S. Martino 17/A.

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