venerdì 22 luglio 2011

Banda stretta, di Francesco Caio e Massimo Sideri (Rizzoli)

"È il web, bellezza, il web. E tu non puoi farci niente…niente!". 
A leggere Banda stretta vien voglia di parafrasare così la famosa frase pronunciata da Humphrey Bogard, alias Ed Hutchinson, nel film L’ultima minaccia.
Quindi, conviene fare la faccia da duri, stringere una sigaretta tra le labbra, calare la tesa del Borsalino sino agli occhi e, alzando il bavero dell’impermeabile, entrare senza paura nell’analisi che Francesco Caio e Massimo Sideri dedicano alla rivoluzione digitale.
C’è proprio tutto nelle poco più di duecento pagine di questo agile saggio. I due Autori non sono certo gli ultimi arrivati e hanno le carte in regola per illustrare la mutazione digitale senza tralasciarne alcuna implicazione, presentandoci quelli che sono gli effetti che il web riverbera sia sui grandi protagonisti della comunicazione sia sulle nostre vite e abitudini quotidiane.
Tante sono le vittime illustri della rivoluzione digitale. L’industria discografica tra le prime e, a seguire, gli editori dei giornali che vedono sempre più in crisi la forma cartacea del quotidiano, al punto che si fa ormai il conto alla rovescia per il giorno in cui verrà stampata l’ultima copia del New York Times.
Nuovi protagonisti sono da tempo sulla breccia: Google, con la sua volontà di organizzare ogni traccia presente sulla Rete; Apple, con la sua creazione di mondi digitali, dove la tecnica si sposa con il culto del marchio; e poi Facebook, paradigma della socializzazione globale.
I vecchi interpreti si fanno da parte. È significativo uno degli esempi fatti dagli Autori: le pubblicità dell’iPhone vedono sempre in primo piano, quasi come l'effigie di una divinità precolombiana, l’immagine del telefono multimediale della Apple, mentre i loghi delle compagnie telefoniche, che forniscono le sim, sono minuscoli e, a volte, quasi invisibili; simbolico passaggio di consegne tra vecchi e nuovi protagonisti dell’economia.
Il punto di forza di Banda stretta è quello di raccontare tutto questo con grande lucidità, senza nessun intento celebrativo né, tanto meno, alcuna volontà luddistica.
Una citazione servirà a dare il senso del realismo degli Autori di questo saggio:
L’enorme massa di dati oggi accessibili tramite pc e rete, infatti, rende indispensabili i fondamentali “analogici” della formazione, che andrebbero caricati di una nuova centralità. L’esercizio di una coscienza critica, la capacità di elaborare sintesi (che fine ha fatto il riassunto nelle scuole medie?) sono capacità di cui non si può più fare a meno in un mondo che ci sommerge di una gigantesca e informe massa di dati.
Un libro.
Banda stretta, di Francesco Caio e Massimo Sideri (Rizzoli).

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