domenica 11 dicembre 2011

Do you remember Piero Chiara and Giuseppe Pontiggia?

Reminiscenze natalizie che si ripropongono e si uniscono a ricordi di librerie frequentate nel tempo. Non è inusuale che il Natale porti folle di lettori, in servizio permanente effettivo o solo in fieri, a rimirare scaffali, nella speranza dei librai, si spera ben riposta, che tale frequentazione si trasformi in acquisto. Amici librai mi confermano da sempre ciò che le statistiche illustrano: che la gran parte del fatturato delle librerie prende forma solo nel corso del febbrile periodo che precede il 25 dicembre.
Evito, da lettore forte, di varcare la soglia di qualsivoglia libreria proprio in tale momento. E’ così invadente il muro fatto dalle copie impilate le une sulle altre di presunti best sellers e di libri che hanno una loro ragion d’essere solo in un qualche raccordo televisivo e cinematografico, che rimando le mie visite al gennaio successivo, luogo temporale di tranquilli rendiconti contabili, da parte dei librai, e di visite meno affannose, da parte dei lettori abituali.
Esistono comunque altri fili sottili che uniscono le festività natalizie ai libri. Fra i tanti ne ricordo uno legato ai colori. Il marrone degli scaffali di una libreria unito al blu delle copertine dei Meridiani Mondadori che, proprio a dicembre, mi pare presentassero sconti sul prezzo di copertina.
Piero Chiara e Giuseppe Pontiggia, due autori dei quali, tempo fa e approfittando degli sconti natalizi, acquistai le opere proprio nei Meridiani. Piero Chiara, spesso strapazzato nelle riduzioni cinematografiche tratte dai suoi romanzi, non soltanto cantore di storie di provincia, bensì conoscitore di profonde e irrimediabili amarezze umane. Giuseppe Pontiggia, narratore completo, indagatore dell’animo e maestro di scrittura, dalla cultura vastissima e gioiosa.
Chiara e Pontiggia. Forse un po’ dimenticati, senz’altro nascosti dalle montagne colorate dei presunti best sellers natalizi.
Viene proprio da chiedersi: “Do you remember Piero Chiara and Giuseppe Pontiggia?”.
(Pubblicato anche su La poesia e lo spirito)

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