domenica 22 aprile 2012

Modesta proposta per editori, editanti, scrittori e scriventi

Il web è strapieno di consigli per editori, editanti, pubblicatori, scrittori, scriventi, scrivani. Io non ho consigli da dare. Non ne ho mai dati. Non ne ho né gli strumenti né, soprattutto, la voglia.
In un episodio di Californication il personaggio principale che presumo svolga nella finzione, oltre al ruolo di seduttore incallito, quello di docente di scrittura creativa, fa leggere un racconto di un suo allievo (non ricordo il nome del personaggio e non ho voglia di aprire Wikipedia per controllare. Bolaño nei suoi libri ricorda tutto, anche Borges ricorda tutto, ma un suo personaggio impazzisce per i troppi ricordi e, anche in questo caso, non ricordo più di che personaggio si tratti). Ebbene, torniamo all’episodio di Californication. Il personaggio principale, dicevo, fa leggere un racconto di un suo allievo di fronte alla classe. La petulante torma di futuri scrittori lo sommerge di critiche. La risposta del docente è “Quello che hai scritto va benissimo. Ricorda sempre, scrivi quel cazzo che ti pare, non quel cazzo che vogliono gli altri”.
Non ricordo più perché ho cominciato a scrivere questo post, comunque buona domenica a tutti.

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