giovedì 19 aprile 2012

Uccidimi!, di Ana Maria Sandu (aìsara)

Una notte. A Bucarest. Una notte che assomiglia a tante altre notti. Un incontro fortuito fra un ragazzo e una ragazza. Un incontro che apparentemente non è dissimile da tanti altri incontri.
Ma sono sufficienti poche pagine per comprendere che l’apparente banalità di una situazione convenzionale altro non è se non il prodromo di una storia angosciante. Una storia angosciante che la ragazza scriverà in una lunga lettera indirizzata al ragazzo che in quella notte l'ha incontrata.
Il mondo è un reticolo infinito di racconti. Le nostre stesse vite sono il frutto del racconto che ne facciamo e che ne fanno gli altri. E questo reticolo è a volte squarciato da parole che fanno intravedere bagliori di inquietante orrore.
Ana Maria Sandu costruisce con Uccidimi! una storia dai ritmi cadenzati che accompagnano il lettore alla scoperta di un abisso. Un abisso tanto più insondabile quanto più labile diviene il confine tra la realtà e il racconto di quella realtà, racconto che lentamente la sostituisce fino alla nascita di un ibrido in cui i personaggi finiranno con il perdersi.
Il rapporto inizialmente amichevole, e poi via via sempre più simbioticamente morboso, fra la ventenne Ramona e la settantenne Veronica prende le mosse proprio dal racconto di una vita.
Veronica, ossessionata dal ricordo degli uomini che ha amato nella sua giovinezza, coinvolge Ramona nella cronaca infinita delle reminiscenze del suo passato, un passato fortemente segnato da quegli amori appassionati e sofferti. Una cronaca infinita che avvolgerà Ramona come la tela di un ragno.  
Ben presto la realtà si fonderà con il ricordo, le strade di Bucarest diverranno la scenografia fittizia sul cui sfondo riappariranno avvenimenti parigini accaduti decine di anni prima, ossessioni giovanili prenderanno la forma di fantasmi invadenti e la giovane Ramona si trasformerà in confidente e depositaria di ricordi che a poco a poco si uniranno ai suoi.
Veronica e Ramona saranno così unite in un feedback senza possibilità di salvezza, per mezzo del quale Veronica cercherà di rivivere gli amori perduti della sua giovinezza attraverso Ramona, ormai trasfigurata suo malgrado in una rivisitazione vivente del mito di Dorian Gray.
Come in un film di Polansky le parti si invertono e si confondono, il carnefice diventa vittima e la vittima si farà carnefice.
Un libro.
Uccidimi!, di Ana Maria Sandu (aìsara).

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