mercoledì 4 luglio 2012

La tigre, di John Vaillant (Einaudi)


Volete leggere una storia in cui una spietata volontà di morte e vendetta degna di Moby Dick si amalgama con un definitivo e duro paesaggio simile al Grande Nord cantato da Jack London? Volete leggere una storia in cui la saggezza tramandata da Dersu Uzala vive a contatto con le schegge dell’ex impero sovietico e con ambienti degni di un’inchiesta dell’ispettore Arkady Renko? Volete leggere una storia che fonde i piani narrativi della docufiction letteraria, del reportage giornalistico di ampio respiro e del romanzo d’avventura? Allora dovete leggere La tigre, un’avventura siberiana di vendetta e sopravvivenza.
Prendendo le mosse da fatti realmente accaduti nell’estremo oriente russo, John Vaillant, giornalista e scrittore i cui reportage sono apparsi sul New Yorker, su The Atlantic e su National Geographic, costruisce una narrazione intensa come un noir di razza e completa come un saggio di politica, di economia e di etologia.
Quella che leggerete non è soltanto la caccia che un gruppo di uomini conduce alla ricerca di una tigre che sembra aver assorbito l'umana predisposizione alla violenza gratuita, ma una vera e propria analisi di un habitat dove a poco a poco si comprende che le leggi della natura, dell’economia, della storia sono sorprendentemente intrecciate.
La tigre è un vero e proprio viaggio attraverso il divenire dei tempi, in cui, senza proclami ma per mezzo di digressioni sempre puntuali e complete, la storia dell’umanità viene analizzata nel suo rapporto inevitabile con l’ambiente. Il microcosmo che fa da sfondo a La tigre si trasfigura in palcoscenico sul quale si muovono interessi economici, multinazionali, malavita organizzata, ex imperi e imperi in ascesa. E ogni corso e ricorso storico si abbatte inevitabilmente sulla vita e sulle sfortune dei molti diventando al contempo volano del potere dei pochi, al di là di ogni apparente differenza o divisione politica e ideologica.
Questo oggetto narrativo che fonde saggio, romanzo e reportage giornalistico va letto come un esaustivo manuale che illustra, come pochi altri, una realtà politica, sociale ed economica che è il naturale sbocco delle mutazioni politiche avvenute dopo la caduta della Cortina di Ferro.
John Vaillant ci ricorda che ogni essere umano è parte di una struttura estremamente complessa e che ogni volta che quella struttura viene posta in pericolo (dagli interessi economici e politici) è la stessa umanità a correre dei rischi.
Forse quella tigre siamo noi.  
Un libro.
La tigre, un’avventura siberiana di vendetta e sopravvivenza, di John Vaillant (Einaudi).


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