giovedì 7 febbraio 2013

Ora o mai più, di Nadine Gordimer (Feltrinelli)

Alla ricerca da sempre di una sintesi tra accadimenti narrativi e struttura linguistica, tra storie private, che non possono mai sottrarsi al divenire degli eventi pubblici e politici, e lo sviluppo della nazione sudafricana, a sua volta sintesi ultima di contraddizioni, Nadine Gordimer giunge con Ora o mai più al punto più estremo e affascinante della sua narrazione.
Autrice in cui convivono simbioticamente la sua storia personale e la totalizzante e continua analisi del suo paese, analisi che conduce fin dagli anni Sessanta con lo strumento del romanzo, del racconto, del saggio, la Gordimer è un monumento vivente, una testimone degna della più classica tradizione omerica.
Per mezzo della sua produzione narrativa abbiamo assistito alla mutazione di una nazione che dall’apartheid boero è passata attraverso il crollo del regime segregazionista per giungere a una difficile democrazia che porta in sé le stimmate di tutte le difficili transizioni politiche del continente africano.
Febbrile nella struttura del suo segno stilistico, definitiva nel tratteggio dei personaggi, appassionata e realista al contempo, Nadine Gordimer da sempre costruisce vere e proprie architetture narrative che diventano profonde testimonianze di ansie private e di drammi pubblici e politici, trasfigurati narrativamente con l’uso di un linguaggio affilato frutto di uno stile asciutto e privo di inutili ridondanze.
Minuziosi nella illustrazione delle piccole particolarità delle loro vite, i personaggi della Gordimer rimangono afasici di fronte all’epifania del loro fallimento politico, fallimento che è ancora più grave nella misura in cui sfugge a quegli stessi personaggi per trasformarsi in deus ex machina privo di alcuna pietà.
E quel fallimento non è mai completamente immutabile, senza vie di fuga, ma diviene semplicemente il logico sviluppo di un divenire storico che lentamente divora sogni e speranze.
Ora o mai più racconta il punto estremo della trasformazione di una società, trasformazione perseguita pervicacemente con la lotta più dura, con la guerriglia, con gli attentati, trasformazione che però non ha partorito le speranze di chi per quella trasformazione ha combattuto. Una democrazia ottenuta dopo anni di persecuzioni e che tuttavia non regge alla corruzione, agli interessi particolaristici, al populismo.
I personaggi della Gordimer (boeri, africani, inglesi, borghesi, rivoluzionari) hanno sempre condotto le loro esistenze nella convinzione che comunque sarebbero rimasti fedeli alle loro radici.
Ora, forse, è giunto il momento di andarsene.
Un libro.
Ora o mai più, di Nadine Gordimer (Feltrinelli).

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