giovedì 13 febbraio 2014

Lamento di Giustiniani (Errant Editions). Gli Inaspettati 2014

Errant Editions inaugura il nuovo anno della collana Inaspettati, la collana digitale che valorizza il racconto singolo e/o la breve raccolta di racconti, che apre lo spazio digitale a questa forma di narrazione e che è una delle collane di successo di questo editore. Una collana con la copertina uguale per ogni racconto, a sottolineare l'unitarietà e l'unicità di questa creazione editoriale. E lo fa pubblicando il mio Lamento di Giustiniani: pianure barbariche, schiavitù di sangue, mura bizantine (Bisanzio, la desiderata e affascinante mela rossa dei cronachisti ottomani) che crollano seppellendo il corpo dell'ultimo basileus Costantino XI.  
Lascio la parola all'editore: 
Pozzanghere di acqua raccolta da un cielo di piombo circondano il nulla di una pianura di morte che è stata secondo Erodoto la fucina degli uomini.
Nastri di torba, soffice come la vagina nutrice di una schiava strappata ai maschi vigorosi che per lei hanno versato sangue e sperma, segnano confini senza nome di regni arsi dal tumulto del ferro e di città stuprate dalla forza di eserciti senza nome.
Lacci rivestiti dal cuoio rapinato da mandrie scorticate a forza segnano la pelle del collo e dei polsi.”
Iniziamo, il nostro anno, o forse è già accaduto, proseguiamo, con i nostri ebook, i progetti, le storie. Fin dall’inizio abbiamo ribadito la nostra convinzione che gli ebook possano essere un ottimo modo per riscoprire e valorizzare il racconto breve, la short story. Restiamo convinti di questo e anche convinti che fra i nostri “Inaspettati” ci siano racconti supendi. E non solo in questa collana, che vedete con grafica rinnovata da Alberto Malossi. Per noi il racconto breve,  o testi di dimensioni comunque inusuali sono una priorità. Ci piace essere veicolo. Di spazio, di visibilità,
Il primo Inaspettato 2014 è di Angelo Ricci. Brevissimo, una lettura splendida, senza tregua, senza pausa. Una narrazione che si fa tessitura strana, straniante, imprevedibile dalla prima all’ultima parola. Un racconto-atipico, nel perfetto stile di Angelo Ricci.

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